La storia dell’Artista Domenico DE PALO.
Domenico De Palo, nasce il 19 Luglio del 1925, a Ruvo di Puglia da Leonardo De Palo e da Scardigno Maria.
Il padre e’ un mezzadro e gestisce diverse coltivazioni ed e’ anche proprietario, insieme alla moglie, di diversi appezzamenti di terreno nelle immediate vicinanze di Ruvo e alle Murge.
E’ il primogenito di 14 fratelli, di cui ne sopravviveranno purtroppo solo quattro, Vincenzo, Michele, Salvatore e Giuseppe.
La gioventu’ scorre veloce in provincia sotto il regime fascista, tra gli echi della prima guerra mondiale.
Fin da adolescente manifesta la passione per l’arte ed ogni occasione e’ buona per dare sfogo alla sua passione, un pezzo di legno bruciacchiato diventa la sua matita e le candide piatte pietre della Puglia diventano la sua tela su cui depositare i suoi primi ritratti, paesaggi, animali e quant’altro lo cirdondava.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale il giovane Domenico aveva 14 anni. Il padre Leonardo chiamato alle armi, lascia la responsabilita’ della famiglia sulle sue minuscole spalle.
Di esigenza si fa virtu’ e il giovane Domenico prende le redini della famiglia e insieme alla madre trova ogni mezzo per acconsentire la sopravvivenza della famiglia in tempo di guerra.
A diciannove anni si arruola in Aeronautica Militare
(nella foto con la camicia scura), frequenta i corsi di quida e prende la patente militare come autiere per la guida di camion e automezzi militari.
Viene assegnato alle basi militari di Giovinazzo e poi di Firenze, oggi Istituto di Scienze Militari Aereonautiche.
La sua curiosita gli permette di fare amicizia con le squadre del Genio Militare mentre espletavano le loro attivita, dovendoli accompagnare nelle localita’ dove era richiesta la loro presenza per poi riportarli in caserma. Imparando cosi’ sul campo le tecniche di costruzione.
Al proclama dell’armistizio del governo Badoglio dell’8 Settembre 1943 era in servizio a Firenze. I suoi ufficiali si dileguano ma prima di allontanarsi lanciano il messaggio a tutti i militari: “ognun per se, toglietevi la divisa perche’ se i tedeschi vi vedono in divisa vi fucilano sul posto”.
Il giovane Domenico, si cambia di abito e sbandato, decide di avviarsi verso casa a Ruvo di Puglia. Ma come? A piedi, su carri merci per piccoli tratti, con passaggi su carretti, alimentandosi con quello che capitava.
Molte famiglie di campagna lo hanno aiutato durante il suo viaggio, offrendogli un pasto e un posto per dormire e vestiti puliti.
Spesso dormiva all’adiaccio e si riparava dalla pioggia sotto gli alberi.
L’inverno avanzava e il freddo di notte era pungente mentre attraversava gli appennini, e sempre con la paura di incontrare una pattuglia tedesca.
Ha dormito camminando, appoggiando la testa sulle braccia e le braccia appoggiate sulla sponda aperta di carretti di campagna. Carretti carichi di sbandati come lui, trainati da muli.
Impiego’ oltre tre mesi per arrivare a Ruvo di Puglia, praticamente a piedi. Potete immaginare l’incredulita’ della madre e del padre e dei fratelli alla vista di Domenico. Era stato dato per disperso.
Il dopoguerra fu, come per ogni Italiano un dramma. Non c’era piu’ nulla, nemmeno le sementi per le coltivazioni e gli alberi erano stati tagliati per fare legna da ardere, per cucinare e per scaldarsi.
Un disastro.
Tutta la famiglia si impegno’ per rialzare la testa e riprendere la vita normale. Anche i fratellini piu piccoli diedero il loro contributo alla ripresa. La famiglia era numerosa e bisognava darsi da fare in ogni modo e cosi fu tutti si rimboccarono le maniche, e sotto la guida di Domenico, costruirono una casa e la famiglia inizio’ a prosperare.
Nel dicembre del 1951, dopo un periodo di felice fidanzamento si sposa con la bellissima Campanale Luisa che l’aveva conosciuta appena dopo rientrato in paese. Per tutta la vita di Domenico, Luisa sara’ la sua musa ispiratrice, consigliera e superba critica nel valutare le sue opere.
Da sinistra De Palo Anna Filomena, De Palo Pasquale, Luisa Campanale, Domenico De Palo e Nicoletta De Palo in una foto ricordo il giorno del matrimonio.
A settembre del 1952, nasce il priogenito a cui verra’ dato il nome del nonno paterno, Leonardo De Palo.
Ma la vita di paese per questa giovane famiglia non si addice alla loro natura e temperamento e dopo aver visitato alcune citta’, tra cui Venezia,
decidono di cambiare vita. Le opportunita’ che offre la Capitale, sono le piu’ disparate! Domenico tenta la strada dell’assicuratore.
Esperienza che lo portera’ conoscere e visitare le case dei romani e a conoscerne usanze e abitudini e affinare tattiche di comunicazione al fine di riuscire a vendere polizze assicurative.
Sara’ poi la volta di entrare nel mondo della carta stampata, dove affinera’ le sue capacita di comunicazione come correttore di bozze.
La sua passione e’ e rimane la pittura.
Il lavoro al giornale lo impegna moltissimo, ciononostante trova il tempo di studiare i piu famosi artisti per capirne le tecniche pittoriche, architettutali e strumentali.
Studia anche per poter partecipare ad un concorso del Comune di Roma.
Lo vincera’ e diventera’ Segretario della Commissione Censuaria.
Il quel periodo aprira’ un suo studio artistico in via Pietro Peretti, in pieno Trastevere a due passi dal Tevere, dall’Isola Tiberina e del laboratorio di Annichiarico, dove conoscera’ le innovative tecniche di lavorazione delle resine.
Il 6 gennaio del 1962, la signora Luisa da alla luce una bimba, la prima figlia femmina di tuta la famiglia, a cui daranno il nome di Maria De Palo, per onorare la madre di Domenico.
Domenico inizia ad avere successo, e il successo lo spinge, suo malgrado ad essere imprenditore. Rileva un locale adatto e ne fa una galleria d’arte in Vicolo dei Serpenti, una parallela di Via Nazionale, a due passi dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, dal Teatro Eliseo e dal Quirinale.
Mostrera ‘ le sue opere nella sua galleria che chiamera’: GALLERIA LEONARDO DA VINCI. Lo fa non per immodestia, ma per onorare suo padre Leonardo e il genio Leonardo da Vinci.
La galleria sara’ frequentata da molte personalita’ dello spettacolo, industria, politica, generando opportunita di realizzare opere immortali.
Domenico aveva la passione per la Toscana, e spesso si recava alle terme di Chianciano dove coltivava anicizie e al tempo stesso esponeva le sue opere.
La famiglia di Domenico De Palo nel 1975 a Chianciano. Da sinistra, la figlia, Maria De Palo, Il Maestro Domenico De Palo, la moglie Campanale Luisa, il figlio Leonardo De Palo con la sua fidanzata.
Il Maestro Domenico De Palo con la moglie e la figlia.
Maria De Palo, la figlia, seguira sempre il padre in tutte le occasioni, e come la madre sara’ ispiratrice e critica d’arte.
Purtroppo il 15 Aprile 1985, il Maestro ci lascia definitivamente.
Ora riposa nel cimitero della sua citta’ natale Ruvo di Puglia, accanto al suo amato padre e alla sua amata sua madre.
A lui pacerebbe ricordali cosi: